Perché questa terapia?
Il corpo umano è fatto in modo da autodifendersi dai danni che possono colpirlo e soprattutto è in grado di “riparare” le ferite, grazie al complicatissimo sistema dei fattori di crescita piastrinici.
Le piastrine sono cellule che circolano nel sangue e servono ad iniziare il processo della coagulazione nel caso di ferite e di sanguinamento.
In realtà però le piastrine sono tra le prime cellule a innescare il processo di riparazione e di ricrescita delle cellule danneggiate (ossa, pelle, vasi sanguigni) grazie al rilascio di una quantità inimmaginabile di fattori di crescita.
Appena un tessuto viene danneggiato, con il sangue arrivano le piastrine che vengono “attivate” da vari fattori chimici naturali e quindi stimolano le cellule dell’organo danneggiato ad “autoripararsi”. Le ferite si rimarginano, le ossa si ricompongono, i tessuti rigenerano.
Con il trattamento PRP siamo in grado di concentrare tutte queste grandissime potenzialità contenute nelle piastrine e di portarle dove ne abbiamo più bisogno: una lesione, una ferita, oppure un tessuto da rigenerare.
In questo modo otterremo una riduzione dei tempi di guarigione, una riduzione del dolore e dell’infiammazione e un effetto di rigenerazione dei tessuti.
Avremo accelerato i normali processi di guarigione in modo assolutamente naturale.
Come si effettua?
Ci sono rischi, pericoli o effetti collaterali?
Questo trattamento è privo di qualsiasi rischio per la salute e di qualsiasi effetto collaterale.
In che campi viene usata questa terapia?
Che risultati ci si può aspettare nella cura dei capelli?
I fattori di crescita stimolano le cellule dei bulbi dei capelli a mantenere la fase attiva di Anagen, a produrre il fusto dei capelli, a ridurre i processi infiammatori cutanei, a ridurre i meccanismi di morte cellulare.
Nella alopecia androgenetica il PRP può far ricrescere un numero di capelli (ovviamente non definibile) soprattutto negli stadi iniziali della patologia (soprattutto dal I al IV grado della scala di Hamilton, e dal I e II grado della scala di Ludwig). Si effettuano mediamente 3 sedute distanziate due mesi l’una dall’altra.
Nella alopecia areata può rappresentare la tecnica più importante di trattamento con percentuali molto alte di ricrescita dei capelli nelle chiazze attive. Si effettuano mediamente 3 sedute distanziate un mese l’una dall’altra.
Nelle alopecie cicatriziali può svolgere un importante effetto di controllo del processo infiammatorio e di riduzione della progressione della morte dei bulbi ancora attivi, soprattutto nelle forme iniziali.
La terapia con PRP può essere sicuramente considerata una delle tecniche più avanzate ed efficaci di terapia, ma come qualsiasi cura ovviamente potrebbe non dare i risultati sperati.
Se dopo le prime due sedute non si apprezzano risultati si sospende la terapia.
A seconda dei casi, il trattamento può essere integrato con altri trattamenti volti a migliorare il microcircolo e la salute del cuoio capelluto come: Carbossiterapia, mesoterapia con acido ialuronico e polinucleotidi, laserterapia e luci Led.
Si può ripetere nel tempo?
Sì, è possibile effettuare trattamenti ciclici a scopo terapeutico o di mantenimento.
Non posso fare il PRP se: